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Elsa Morante tra Sarrocchi e Unistrasi: un incontro tra generazioni

Elsa Morante tra Sarrocchi e Unistrasi: un incontro tra generazioni

Mercoledì 28 Febbraio, nella sede di via dei Pispini dell'Università per Stranieri di Siena, si è tenuto l’incontro conclusivo del percorso ‘Vivere il pathos delle migrazioni’, iniziato a gennaio scorso presso l’Aula Magna del nostro Istituto e basato sul romanzo «La storia» di Elsa Morante, di cui quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario della pubblicazione. Il progetto si è articolato in cinque incontri pomeridiani, organizzati dalle professoresse Floriana d’Amely e Christel Radica, a cui hanno partecipato insegnanti, studentesse e studenti di UnistraSi, del nostro istituto e di altre scuole superiori della città.
 
Le lezioni sono state tenute dalla prof.ssa Tiziana de Rogatis, docente di Letterature comparate presso l’Università per stranieri di Siena, che ha appassionato e commosso attraverso una lettura del romanzo di Morante alla luce della categoria del realismo traumatico: le vicende della protagonista del libro, la maestra ebrea Ida, sempre in bilico tra esibita normalità che rassicura ed estrema diversità che disorienta, sono diventate occasione per confrontarsi sui concetti di vulnerabilità, spaesamento, sprofondamento verso l'indicibile, ma anche per riflettere sulla necessità di riconoscere e salvare, nel dolore, quel che possa dare frutto. Docenti e studenti si sono poi misurati in un laboratorio di reading collettivo, guidati da Annalisa Bianco, regista di Egumteatro, fino all’evento conclusivo in cui si sono ritrovati davanti ai microfoni di UniStrasi a recitar Morante. È stato fondamentale, in questo percorso, il coinvolgimento di ragazze e ragazzi della Terza e della Quinta B Liceo della nostra scuola: presenti e partecipi alle attività di reading, hanno saputo mettere da parte impegni personali e imbarazzi e si sono immersi nella lettura espressiva di alcune delle pagine più belle - ma non facilissime - della nostra recente letteratura.  
Il nostro applauso più forte e sentito va proprio a loro, che hanno saputo dare nuova linfa ed energia non solo alla «Storia» di Morante, ma anche - glielo auguriamo - alla loro stessa storia.